Artista nata a Rio de Janerio nel 1957, studia fotografia presso la scuola Scuola di fotografia del New England e poi si specializza presso L’Accademia di Belle Arti di New York, poi si trasferisce dove vie e lavora a Colonia in Germania, ma ritorna spesso nel suo paese nativo.
Nel suo lavora la Barros usa un linguaggio pittorico travolgente e opprimente, che a volte viene trattato con ironia. Il risultato è un mondo associativo che si muove nel campo della tensione tra natura e metropoli, realtà e sogno.
La traccia riporta sempre all’identità culturale dell’artista, che vive alternativamente in Brasile e Germania.
Ricorre spesso, nelle sue opere, alla tecnica della solarizzazione, creando un appiattimento tra l’uomo e tutto quello che lo circonda.
Creando quel disfacimento di cui l’uomo è colpevole verso la natura, un chiaro esempio è la fotografia della nuvola che incombe su Chernobyl realizzata dall’artista nel 1988.
La fotografia viene usata come mezzo da Barros per rappresentare concetti pittorici, senza mai utilizzare la pittura vera e propria, come tecnica espressiva.
In questo l’artista utilizza anche materiale fotografico già esistente sconvolgendone e modificando l’oggetto ritratto a suo piacimento, grazie anche all’ausilio all’impiego di sostanze chimiche.